Presso lo Studio Straffi si realizzano interventi sulle neomamme finalizzati a favorire l’evoluzione di un sano legame madre-bambino e a sostenere lo sviluppo della funzione genitoriale. L’intervento di sostegno psicologico proposto intende offrire un accompagnamento ai neogenitori attraverso un ciclo di colloqui psicologici rivolti alla coppia, ponendo attenzione ai bisogni dei neogenitori in questo delicato passaggio da coppia a famiglia.
Gli studi pioneristici più significativi sulla prima gravidanza considerano questa esperienza una fase di crescita non solo per la neomamma, ma anche per il neopapà (Bibring 1961, Pines 1972). La coppia che si appresta ad assumere il ruolo genitoriale si trova a dover fare i conti con molteplici cambiamenti che toccano la sfera emotiva e relazionale. I nove mesi di gestazione rappresentano, sia per la donna sia per l’uomo, una fase temporale utile e necessaria per affrontare importanti cambiamenti legati alla trasformazione del corpo della neomamma, alla rinegoziazione della relazione di coppia che prevede l’introduzione di una “terza persona” e alla riorganizzazione dello spazio per accogliere in casa il piccolo dopo la sua nascita (Stickler e Straffi 1994, 1995).
La letteratura più recente sulla depressione post-partum segnala come questa problematica rappresenti una condizione frequente, spesso sotto-stimata e sottovalutata, che però è in grado di esercitare influenze importanti sulla qualità della vita della donna e, a distanza di tempo, sull’accudimento e la salute dei neonati, provocando complicanze sul bambino (disturbi cognitivi e sociali, dell’attaccamento e nello sviluppo, che possono persistere anche quando le circostanze migliorano). Le stime europee segnalano il 10-15% di casi di puerpere con depressione post-partum. La depressione postnatale grave, sembra inoltre contribuire a creare situazioni di incuria e maltrattamento infantile. Per queste ragioni è importante diagnosticare precocemente la patologia materna al fine di prevenire gli effetti a lungo termine sullo sviluppo del bambino.
Un ostacolo alla diagnosi di depressione post-partum è rappresentato dalla difficoltà di molte donne a riconoscere i segni della depressione, attribuendoli allo stress del parto e alle nuove responsabilità dell’accudimento del neonato; inoltre, dopo la nascita del bimbo le mamme difficilmente instaurano contatti di aiuto per sé con medici o altri operatori sanitari. Per questa ragione il pediatra-neonatologo, oltre a occuparsi del bambino, può rappresentare una figura cardine per lo screening della depressione. Il numero di casi di depressione post-partum piuttosto elevato, rilevati dalle statistiche, sollecita la necessità di sviluppare servizi psico-socio-educativi in grado di sostenere le mamme che sperimentano questa difficoltà.
In quest’ottica interventistica si pongono gli interventi condotti presso lo Studio Straffi che, coerentemente ad un approccio integrato e del “ciclo di vita”, propongono una serie di sedute finalizzate all’affiancamento dei genitori, nello specifico della neomamma, fornendo un valido supporto mirato alla valutazione dell’entità del disagio attraverso l’utilizzo di test psicodiagnostici proiettivi e strutturati, all’assistenza di tipo psicologico e psicoterapeutico orientata al mantenimento o alla ristrutturazione dell’equilibrio familiare e dei delicati rapporti che la compongono. Si prevedono anche, a seconda della necessità, la consulenza domiciliare (Home Visiting).
Quando le conclusioni diagnostiche orientano verso una depressione post-partum, l’intervento prevede un ciclo di colloqui psicoterapeutici rivolti alla donna nel periodo successivo al parto (in genere nei primi sei mesi dopo la nascita del bambino). I colloqui si realizzeranno, a seconda dei casi, presso lo Studio Straffi o l’abitazione della coppia (intervento domiciliare).
Lista delle pubblicazioni di Elisabetta Straffi.